Ips typographus L.

/2021

/Il progetto

UNA RACCOLTA DI IMMAGINI SUI DANNI PROVOCATI DAL BOSTRICO TIPOGRAFO ALLA FORESTA DI TARVISIO. LE FOTOGRAFIE SONO STATE SCATTATE NELL'APRILE DEL 2021 IN ALCUNE DELLE ZONE PIÙ COLPITE E DA ME MAGGIORMENTE FREQUENTATE.

IL TESTO CHE AFFIANCA LE FOTOGRAFIE NON HA NESSUNA PRETESA SE NON QUELLA DI ESSERE UN SEMPLICE STRUMENTO UTILE ALLA CONTESTUALIZZAZIONE.

foto naturalistica della foresta di Tarvisio di Tommaso Battisti

Introduzione

Ad esclusione dei parchi, la Foresta Millenaria di Tarviso è il più esteso complesso forestale demaniale d'Italia. Situata nell'estremo nord-est della regione Friuli Venezia Giulia, la foresta si estende per circa 23.000 ettari, nei quali l'abete rosso è la specie maggiormente diffusa.

fotografia naturalistica sul disboscamento della foresta di Tarvisio di Tommaso Battisti
fotografia naturalistica del bosco di giorno di Tommaso Battisti

Una questione di equilibrio

Il bostrico tipografo (Ips typographus L.) è un insetto che si nutre dei tessuti sottocorticali dell'abete rosso per scopi riproduttivi. In generale, la sua azione limita l’espansione dell’abete su altre specie e mette in atto una vera e propria selezione a vantaggio degli esemplari più forti. In normali regimi di diffusione si rivela funzionale al miglioramento delle condizioni di salute del bosco e al mantenimento dell’equilibrio naturale e della biodiversità.

A seguito dello schianto di centinaia di migliaia di metri cubi di legname a causa della tempesta Vaia (2018), in diverse zone del Friuli Venezia Giulia si è riscontrato un ingente aumento della popolazione di bostrico, che normalmente attacca e si riproduce proprio nel legno malato o morto, come quello degli alberi caduti.

fotografia naturalistica di bosco con pochi alberi di Tommaso Battisti
fotografia di tronchi tagliati e allinati a bordo strada di Tommaso Battisti
fotografia naturalistica del bosco con pochi alberi di Tommaso Battisti
fotografia naturalistica di alberi secchi di Tommaso Battisti
fotografia in bianco e nero di alberi sopravvissuti di Tommaso Battisti
fotografia di alberi secchi di Tommaso Battisti
foto di accatastatrice circondata da tronchi e neve di Tommaso Battisti
fotografia in bianco e nero delle ombre del bosco sulla neve di Tommaso Battisti

Problemi di risorse

Questa inestimabile fonte di risorse per il bostrico prima o poi si esaurisce e in casi di infestazione massiccia l'insetto attacca le piante in piedi nelle vicinanze. Le larve si nutrono dei tessuti e assieme agli adulti scavano lunghe gallerie che interrompono i flussi di linfa, causando la morte della pianta in poche settimane. Se la corteccia può cadere rapidamente al suolo, gli aghi fanno in tempo a diventare prima rossastri.

L’abete rosso cerca di resistere. Al tentativo di perforazione della corteccia da parte dei colonizzatori, l’albero risponde con emissioni di resina. Sostanze tanniniche vengono poi concentrate lungo le gallerie per fermare lo sviluppo delle larve. Si sa, però, che tutto ha un prezzo. Il notevole sforzo comporta un elevato consumo di sostanze nutritive e porta le piante maggiormente debilitate a soccombere. Le larve, una volta nutritesi e diventate adulte, riemergono dalla corteccia e sono pronte a colonizzare nuovi alberi in cui deporre le uova.

fotografia naturalistica del contrasto tra bosco e alberi tagliati di Tommaso Battisti
foto di ragazzo che guarda una ceppaia di abete sopra Tarvisio di Tommaso Battisti
foto di tronchi tagliati di abete rosso lungo la strada di Tommaso Battisti
foto di tronchi tagliati di abete rosso lungo la strada di Tommaso Battisti
foto di tronchi secchi di abete rosso di Tommaso battisti
foto di trochi tagliati ed alberi secchi di Tommaso Battisti
foto naturalistica dello spazio lasciato nel bosco da un albero tagliato di Tommaso Battisti
foto di un abete rosso abbattuto e tagliato su un letto di aghi di Tommaso Battisti
fotografia naturalistica del disboscamento a Tarvisio di Tommaso Battisti

Un mix letale

Non esente dal processo è il cambiamento climatico. L’abete rosso richiede temperature stabili e rigide nel periodo invernale. Altrimenti, il riposo vegetativo della specie viene compromesso, con conseguente stress e alterazioni delle attività fisiologiche. Ad indebolire le piante, soprattutto se di grandi dimensioni, sono anche le estati calde e siccitose e la riduzione della quantità di neve in inverno, in quanto fondamentale risorsa d’acqua per il periodo di ripresa vegetativa in primavera. Il mix letale da un lato indebolisce l’abete rosso, dall’altro favorisce i suoi nemici naturali. Il bostrico tipografo ha quindi la strada spianata ed approfitta delle condizioni di salute assai precarie delle piante in questione.

foto in bianco e nero di ceppaie e neve sopra Tarvisio di Tommaso Battisti
foto naturalistica del disboscamento a Tarvisio e faggi sradicati di Tommaso Battisti
foto dei residui di alberi tagliati in un'area disboscata di Tommaso Battisti
foto naturalistica di un paesaggio di ceppaie sopra Tarvisio di Tommaso Battisti
foto naturalistica di un area disboscata a Tarvisio di Tommaso Battisti
foto di una ceppaia sradicata in una zona disboscata di Tarvisio di Tommaso Battisti
foto di abeti rossi abbattuti nella penombra di Tommaso Battisti
foto naturalistica di un faggio caduto a causa del disboscamento a Tarvisio di Tommaso Battisti
foto naturalistica di faggi sradicati dal vento a Tarvisio di Tommaso Battisti

Il danno e la beffa

Esistono, naturalmente, delle misure per combattere le infestazioni. La più efficace consiste nel taglio degli esemplari appena colonizzati, prima che il bostrico completi il suo sviluppo e voli verso nuovi alberi. Gran parte delle piante arrossate visibili nei boschi sono già state abbandonate dall’insetto e per questioni fitosanitarie sembrerebbe più opportuno lasciarle in piedi. Il taglio degli alberi, infatti, compromette l’ombreggiamento e la protezione dal vento fornita agli altri esemplari viventi nelle vicinanze, che molto spesso vengono sradicati dalle raffiche.

Il danno è sicuramente ambientale, ma anche economico. La compromissione del settore della vendita di legname va di pari passo con la proliferazione di vere e proprie macchie, talvolta grigie, molto spesso vuote.

fotografia di un faggio abbattuto in una zona disboscata di Tommaso Battisti
foto di una macchia di foresta di Tarvisio senza alberi di Tommaso Battisti
foto di radici di faggio sradicato in bianco e nero di Tommaso Battisti
foto naturalistica di un faggio abbattuto in una zona disboscata di Tommaso Battisti
foto di faggi sradicati dal vento e alberi secchi nella foresta di Tarvisio di Tommaso Battisti

Fonti e materiale di approfondimento: